Roma Babilonia. Lutero, Michelangelo e Giulio II

Girando per la Roma di Giulio II, proprio mentre Michelangelo sta affrescando la Sistina, un monaco tedesco resta sconvolto: la città è un inferno, si vendono indulgenze, il meretricio dilaga. Roma non è più la culla della cristianità ma il simbolo dell’apocalisse. Quel monaco è Martin Lutero e da quel momento sarà chiara per lui la necessità di una profonda trasformazione degli spiriti e delle strutture della Chiesa.

Amedeo Feniello

Insegna Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila.